lunedì 17 febbraio 2014

PIER PAOLO PASOLINI



Fuggii con mia madre e una valigia e un po' di gioie che risultarono false, 
su un treno lento come un merci, 
per la pianura friulana coperta da un leggero e duro strato di neve. 
Andavamo verso Roma. 
Andavamo dunque, abbandonato mio padre 
accanto a una stufetta di poveri,
col suo vecchio pastrano militare
e le sue orrende furie di malato di cirrosi e sindromi paranoidee. Ho vissuto quella
pagina di romanzo, l'unica della mia vita:
per il resto,
son vissuto dentro una lirica, come ogni ossesso.

Pier Paolo Pasolini (1950)

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