mercoledì 24 settembre 2014

giuseppe d'ambrosio angelillo
FELLINI
raccontini, sogni, ricordi
ACQUAVIVA
on www.books.google.com
giuseppe d'ambrosio angelillo
FELLINI
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giuseppe d'ambrosio angelillo
FELLINI
raccontini, sogni, ricordi
ACQUAVIVA
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gombrowicz
COMPUTERLAND
l'ebreo nella neve
romanzo
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giuseppe d'ambrosio angelillo
FELLINI
raccontini, sogni, ricordi
ACQUAVIVA
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l'ebreo nella neve
romanzo
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giuseppe d'ambrosio angelillo
CONTADINI E SQUATTRINATI
racconti
ACQUAVIVA
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mercoledì 17 settembre 2014



TOMMASO PROCINO, LA VOCE DEI POETI 

    Chi conosce la Poesia ad Acquaviva non può non conoscere i tempi migliori del teatro di Tommaso Procino nel nostro paese. Il suo amore dell'oro dei versi è forte, fatto del più duro granito della volontà di un artista.
    Il languore del suo sguardo è tutto perso oltreconfine, sui contrafforti delle montagne dei poeti dove lui con il suo treno lento ma deciso  si arrampica sollevandoci con lui alle altezze delle bellezze della vita, che ognuno di noi si porta dentro.
    Comunque Tommaso Procino ci ha tirato su un pò a tutti con la grappa distillata delle idee spartane dei suoi autori remoti di teatro e di poesia.
    Con il suo bene di mastro muratore di testi lui, un pò sorridente un pò catastrofico, ci continua stranamente a formare con le lontanissime voci di fantasmi di genii che ci amano fin dentro i nostri colorati casamenti di Acquaviva.
    Per Acquaviva cammina ogni tanto Federico Garcia Lorca con la sua musica e i suoi poemi e Acquaviva diventa Granada, e noi pensosi gitani che passeggiano piano tra le stesse mandorle e gli stessi fichi antichi che si specchiano sempre negli occhi languidi e persi nell'infinito dell'anima del nostro caro Tommaso Procino, titano di proscenio che declama senza enfasi, brucia senza fuoco, con i preziosi calamai dei suoi grandi poeti in mano, con i loro tesori mandati a memoria dal suo incredibile cuore. Per noi.
    Tommaso non legge più, è ormai diventato lui stesso la voce dei suoi amatissimi poeti. Miracoli che capitano solo ai grandi.
Giuseppe D'Ambrosio Angelillo

mercoledì 10 settembre 2014




MATTINO

e nella stanza piange la gioia di un altro giorno la musica dell`alba nel tiepido mattino
ROBERTO LONGHI

E RIDONO LE MIE LACRIME
e ridono delle mie lacrime gli angeli piu` lontani io che solo davanti alla bellezza del mattino corro per raggiungerti nell`invisibile follia dell`azzuro dissero che sono pazzo di fronte a una folla di pazzi,
ma sul marciapiede 
le donne travestite lanciavano sguardi di tristezza, e l`amore solo si disperava in un giardino di musica dal cielo il sole come un maestro esplose nel mio dolore e una voce canto` sui palcoscenici di vento la gioia che poi ritorna, analfabeta esaudivo il desiderio di un bambino scalzo e ancora lasciavo le mie lacrime 
nella melodia di un coro celestiale fragile stelo sul sentiero d`oro di spine
ROBERTO LONGHI

I CAPELLI DI UN RICORDO
saranno ancora fiori di luce sui davanzali di una notte solitaria i piedi nudi di un poeta seduto al centro di un giardino come ricordi di un cammino senza tempo nelle citta` del dolore le pause nella musica come morsi di silenzio faranno breccia nella sabbia di una donna piu` invisibile dei suoi respiri e i freni nelle tenebre di sentieri rotti come giorni senza amore sciolti i capelli di un ricordo sul lenzuolo che illumina le lacrime del fantasma ancora in volo sul paesaggio di un passato le querce che non rispondono ai richiami di un sogno di fuochi camminano al mio fianco i girasoli di un tempo di folle bellezza e le parole cadono come mani mute sulle foglie del mio amore temporali di sguardi rinchiusi nei manicomi di una citta danzano i mari quando dormono gli amanti sui cuscini e l`armonia dell`infinito incontra il mio silenzio `
ROBERTO LONGHI

lunedì 8 settembre 2014

LA FORTUNA

    Cerco sempre la fortuna degli altri, ma non possono darmela. Ognuno si tiene la sua. Io ho la mia fortuna e quella mi devo tenere stretta, perché non posso averne un'altra.
    A che può servirti allora la fortuna degli altri? Serve solo a loro. A te non daranno mai niente. Solo dalla tua stessa fortuna può arrivarti qualcosa.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

LADY BOUNTIFUL