mercoledì 10 settembre 2014


E RIDONO LE MIE LACRIME
e ridono delle mie lacrime gli angeli piu` lontani io che solo davanti alla bellezza del mattino corro per raggiungerti nell`invisibile follia dell`azzuro dissero che sono pazzo di fronte a una folla di pazzi,
ma sul marciapiede 
le donne travestite lanciavano sguardi di tristezza, e l`amore solo si disperava in un giardino di musica dal cielo il sole come un maestro esplose nel mio dolore e una voce canto` sui palcoscenici di vento la gioia che poi ritorna, analfabeta esaudivo il desiderio di un bambino scalzo e ancora lasciavo le mie lacrime 
nella melodia di un coro celestiale fragile stelo sul sentiero d`oro di spine
ROBERTO LONGHI

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