IL MEDIANO NELLA BIRRA
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martedì 29 luglio 2014
martedì 15 luglio 2014

O POETA a Roberto Longhi
o poeta, che navighi in incognito
nel largo mare dei segreti
e che mai dirai cosa vedi veramente
per pudore
per pigrizia
per non farti deridere.
tu sei l'idiota di cui tutti hanno bisogno
per non confessarsi
al loro stesso miracolo
e farsi mettere in galera.
o poeta, tu sei il parafulmine
di tutti i paradisi che falliscono
per pura demenza.
eppure tu sei sempre allegro
e sembra quasi
che tu non esista nemmeno,
ma esisti perché vai al rogo
in quel lago di fiamme
di tutti i segreti di quel resto di matti
che non vogliono essere felici
solo perché qualcuno gliel'ha proibito.
Giuseppe D'Ambrosio

VECCHIO HOTEL
con l`insonnia di un amore mai pianto abbastanza
guardo la luce di una luna impazzita di solitudine
sul terrazzo del vecchio hotel
affacciato alle tue invisibili
mani fragili come cristalli
siedo nel deserto azzurro
ho le ultime spine delle tue ali di musica
i tuoi capelli mi sognano come ricordi infelici
ora la tua dolcezza si confonde al chiarore
di un alba
e sognano i tuoi occhi cosi lontani come strane
stelle
ROBERTO LONGHI

UN BAMBINO POVERO
mi abbraccia un bambino povero sulla via di Pokhara illuminato dalla gioia mi regala un minuto d`amore un sorriso limpido di pioggia io gli regalo una collana di rudrasha e canto oltre le nuvole di questa solitudine con silenti albe sulla punta delle dita arpeggio una chitarra nella valle dei poeti dove il pianto dipinge cuori
di pura trasparenza con l`azzurro folle del giorno
ROBERTO LONGHI

ANTICHE CONTADINE NEPALESI
sui marciapiedi del sonno evanescenti flauti di venditori ambulanti
mi rapiscono dove le sponde del lago bagnano gli strani fiori dei ricordi
e le pesanti ceste di papaye gravano
sulle schiene delle antiche contadine nepalesi
sempre in cammino sulle vie come mandrie
assetate mi guardano con occhi scuri di caldo sudore e gridano
sotto le ali verdi di alberi secolari con voci sanguinanti
si spezzano i sogni di miele sotto il peso di un altro giorno
si spezzano le melodie sopra i sentieri fangosi delle risaie
le mucche ancora aprono i solchi di queste terre come
lente lacrime portano il il giogo fino al tramonto con
un sorriso fradicio di stanchezza i vecchi ancora fumano
un`altra sigaretta
ROBERTO LONGHI


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