martedì 2 dicembre 2014

L’uomo che cammina nelle nuvole

sa tutto della vita,

si conosce,

sente il suo respiro, ascolta i suoi passi;

l’uomo che cammina nelle nuvole

non vede gli altri,

si sente parte del mondo,

ascolta solo se stesso

ma sa di non essere solo;

l’uomo che cammina nelle nuvole

è ancora in grado di meravigliarsi,

di essere felice,

di sorridere per una sciocchezza,

di versare una lacrima;

l’uomo che cammina nelle nuvole

non ha paura del tempo,

non conosce passato,

non ha futuro, vive il presente;

l’uomo che cammina nelle nuvole

è fiero delle sue paure,

è sincero con se stesso,

cammina a testa alta e non prova rancore;

l’uomo che cammina nelle nuvole

sa di non essere eterno,

sa amare ogni attimo che gli è donato,

sorride sempre e accetta la vita per il dono che è;

l’uomo che cammina nelle nuvole

quando ascolta una canzone

sente di essere il protagonista

e quando legge una poesia è lui il poeta;

l’uomo che cammina nelle nuvole

non ha niente di speciale

eppure sa di essere unico,

ama il mondo e vive per davvero;

e quando arriva alla fine del percorso,

quando la sua strada finisce

si sdraia e fissando il cielo sorride,

perchè fino all’ultimo istante

è stato capace di camminare nelle nuvole.

(dal web)

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