EDINBURGO
giovedì 31 agosto 2017
lunedì 28 agosto 2017
Chi rideva pur non sapendo niente della felicità,
chi piangeva pur non sapendo niente del dolore
e chi parlava pur non sapendo un cazzo della verità.
chi piangeva pur non sapendo niente del dolore
e chi parlava pur non sapendo un cazzo della verità.
— Charles Bukowski
Le piccole cose hanno la loro importanza: è sempre per le piccole cose che ci si perde.
Fedor Dostoevskij
bisogna scrivere versi tali che a gettare una poesia contro una finestra il vetro si deve rompere.
DANIIL CHARMS
LE VACANZE SON FINITE
vengono fuori a volte
poesie ridicole e turlupinanti,
banchetti strampalati
dove pensieri d'anfitrioni
giocano a fare i comandanti
di coperte strapazzate,
con i sogni andati a male
di un'intera stagione di mare e di cielo.
teste salate di pesci di cartapesta,
appesi come bugie alle pareti
per perdere adagio chiavi di occhi infiniti,
quelli che ci dicono che non serve arrabbiarsi
per tutti questi discorsi di gente ormai
senza più manicomi interiori,
dove sono chiuse pure le allegre fontane
dell'estate.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
QUANDO IL CORAGGIO SI SPEGNE
cuore,
che ti appassioni in una scoperta
dell'america che non farai mai,
stani parole che non ti portano
a nessun sentimento,
anzi su una collina brulla e arroventata,
vuoi combattere con una donna
ma sai che ne resterai sempre stordito.
cuore,
te ne vai sempre solo sul barcone della vita,
vuoi fare a meno
del macigno che credi pesante dell'amore
e intanto cedi alla calunnia
che ti decide il vento del giorno.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
domenica 27 agosto 2017
Un Dio è l'uomo quando sogna, un mendicante quando riflette.
F.Hölderlin
F.Hölderlin
LAVORARE STANCA
Traversare una strada per scappare di casa
lo fa solo un ragazzo, ma quest’uomo che gira
tutto il giorno le strade, non è più un ragazzo
e non scappa di casa.
Ci sono d’estate
pomeriggi che fino le piazze son vuote, distese
sotto il sole che sta per calare, e quest’uomo, che giunge
per un viale di inutili piante, si ferma.
Val la pena esser solo, per essere sempre più solo?
Solamente girarle, le piazze e le strade
sono vuote. Bisogna fermare una donna
e parlarle e deciderla a vivere insieme.
Altrimenti, uno parla da solo. È per questo che a volte
c’è lo sbronzo notturno che attacca discorsi,
e racconta i progetti di tutta la vita.
lo fa solo un ragazzo, ma quest’uomo che gira
tutto il giorno le strade, non è più un ragazzo
e non scappa di casa.
Ci sono d’estate
pomeriggi che fino le piazze son vuote, distese
sotto il sole che sta per calare, e quest’uomo, che giunge
per un viale di inutili piante, si ferma.
Val la pena esser solo, per essere sempre più solo?
Solamente girarle, le piazze e le strade
sono vuote. Bisogna fermare una donna
e parlarle e deciderla a vivere insieme.
Altrimenti, uno parla da solo. È per questo che a volte
c’è lo sbronzo notturno che attacca discorsi,
e racconta i progetti di tutta la vita.
Non è certo attendendo nella piazza deserta
che s’incontra qualcuno, ma chi gira le strade
si sofferma ogni tanto. Se fossero in due,
anche andando per strada, la casa sarebbe
dove c’è quella donna e varrebbe la pena.
Nella notte la piazza ritorna deserta
e quest’uomo, che passa, non vede le case
tra le inutili luci, non leva più gli occhi:
sente solo il selciato, che han fatto altri uomini
dalle mani indurite, come sono le sue.
Non è giusto restare sulla piazza deserta.
Ci sarà certamente quella donna per strada
che, pregata, vorrebbe dar mano alla casa.
che s’incontra qualcuno, ma chi gira le strade
si sofferma ogni tanto. Se fossero in due,
anche andando per strada, la casa sarebbe
dove c’è quella donna e varrebbe la pena.
Nella notte la piazza ritorna deserta
e quest’uomo, che passa, non vede le case
tra le inutili luci, non leva più gli occhi:
sente solo il selciato, che han fatto altri uomini
dalle mani indurite, come sono le sue.
Non è giusto restare sulla piazza deserta.
Ci sarà certamente quella donna per strada
che, pregata, vorrebbe dar mano alla casa.
CESARE PAVESE
ho la poesia
e se questa non importa a nessuno,
a me cosa me ne frega
GDA
e se questa non importa a nessuno,
a me cosa me ne frega
GDA
a che servono i diamanti a un filosofo?
gli ubriachi non spaventano nessuno
i perversi rubano sciocchezze
te ne vai di casa per non imparare niente.
GDA
gli ubriachi non spaventano nessuno
i perversi rubano sciocchezze
te ne vai di casa per non imparare niente.
GDA
MAGGESE
quando si pensa senza pensare
quando si sta zitti senza una parola in testa
quando non si fa niente essendo pieni
GDA
quando si pensa senza pensare
quando si sta zitti senza una parola in testa
quando non si fa niente essendo pieni
GDA
sabato 26 agosto 2017
io spero in te, amico mio,
che non sei poeta
e manco vuoi esserlo,
neanche io vorrei esserlo,
perché d'amore non parla più nessuno,
parlano di pesce,
di pollo,
di piacere.
ma questi sono affari
non amore.
anche il gatto che passando ti miagola
un po' di bene te ne vuole.
tu non capisci che d'amore
non bisogna parlarne
meno che meno poetarne,
l'amore quando ne parli
hai già perso tempo per praticarlo.
e poi non parlano neanche d'amore
parlano di affari,
io ti do una cosa a te
perché tu me ne devi dare un'altra a me.
l'amore è solo un sorriso
dove c'è tutto quello che puoi donare
e lo doni donando tutto te stesso
senza volere nulla indietro,
se ti dessero qualcosa indietro
tu non ameresti nemmeno il tuo dito mignolo,
saresti un mercantuccio
che fa i conticini della sua misera bottega.
l'infinito non è una furbizia da 4 soldi,
è un gioco a vivere,
non a prendersi in giro con un nulla
che ti può pure rovinare per sempre.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
che non sei poeta
e manco vuoi esserlo,
neanche io vorrei esserlo,
perché d'amore non parla più nessuno,
parlano di pesce,
di pollo,
di piacere.
ma questi sono affari
non amore.
anche il gatto che passando ti miagola
un po' di bene te ne vuole.
tu non capisci che d'amore
non bisogna parlarne
meno che meno poetarne,
l'amore quando ne parli
hai già perso tempo per praticarlo.
e poi non parlano neanche d'amore
parlano di affari,
io ti do una cosa a te
perché tu me ne devi dare un'altra a me.
l'amore è solo un sorriso
dove c'è tutto quello che puoi donare
e lo doni donando tutto te stesso
senza volere nulla indietro,
se ti dessero qualcosa indietro
tu non ameresti nemmeno il tuo dito mignolo,
saresti un mercantuccio
che fa i conticini della sua misera bottega.
l'infinito non è una furbizia da 4 soldi,
è un gioco a vivere,
non a prendersi in giro con un nulla
che ti può pure rovinare per sempre.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
Durante un seminario per matrimoni, hanno chiesto a una donna:
- "Ti rende felice il tuo marito? Veramente ti rende felice?"
In quel momento il marito ha alzato leggermente il collo in segno di sicurezza: sapeva che sua moglie avrebbe detto di sì, perché lei non si è mai lamentata durante il suo matrimonio.
Tuttavia la moglie rispose con un sonoro:
- "no... Non mi rende felice"
Il marito la guardò con stupore, mentre la donna continuò il proprio discorso:
- "non mi rende felice... Io sono felice!
Che io sia felice o no non dipende da lui, ma da me.
Io sono l'unica persona da cui dipende la mia felicità.
Mi accorgo di essere felice in ogni situazione e in ogni momento della mia vita, perché se la mia felicità dipendesse da qualche persona, cosa o circostanza sulla faccia di questa terra, sarei in guai seri.
- "Ti rende felice il tuo marito? Veramente ti rende felice?"
In quel momento il marito ha alzato leggermente il collo in segno di sicurezza: sapeva che sua moglie avrebbe detto di sì, perché lei non si è mai lamentata durante il suo matrimonio.
Tuttavia la moglie rispose con un sonoro:
- "no... Non mi rende felice"
Il marito la guardò con stupore, mentre la donna continuò il proprio discorso:
- "non mi rende felice... Io sono felice!
Che io sia felice o no non dipende da lui, ma da me.
Io sono l'unica persona da cui dipende la mia felicità.
Mi accorgo di essere felice in ogni situazione e in ogni momento della mia vita, perché se la mia felicità dipendesse da qualche persona, cosa o circostanza sulla faccia di questa terra, sarei in guai seri.
venerdì 25 agosto 2017
Un giovane monaco si lamentava con un anziano maestro di non riuscire a giungere alla comprensione. Il maestro allora, lo portò una notte nel giardino del monastero e gli chiese:
"Le vedi le stelle?". " Si " rispose l'allievo osservando la miriade degli astri del firmamento." La vedi quella stella là, la più luminosa? ".Il monaco disse che riusciva a scorgere proprio quella stella che intendeva indicargli il maestro. "Allora la vedi quella stella a destra vicino a quella che ti ho indicato? ". " Ma non c'è nessuna stella a destra di quella luminosa! "ribatté il giovane. Il maestro allora insistette e alla fine, dopo un po', il giovane scorse una stella che subito non era visibile, ma che fissando più attentamente, emanava una debole luce a destra di quella più luminosa.
" Ecco -allora disse il maestro- la comprensione è come quella stella. Non devi essere in grado di capire se c'è una stella, ma solo essere certo che ci sia, nonostante tu non possa vederla chiaramente. Quindi per la tua saggezza non serve che tu giunga a capire, basta che tu creda che ci sia! ".
L'allievo allora si stupì di tale insegnamento e ringraziò il maestro per tanta saggezza elargita. Ma subito volle sapere : "Maestro, ma come hai potuto sapere che quella stella ne avesse una vicina così poco visibile? ".
Il maestro disse: " Non sono nemmeno convinto che abbiamo guardato la stessa stella, ma con tutte le stelle che ci sono nel firmamento, ce n'è sempre una meno luminosa che si scorge appena vicino ad una luminosa, solo guardandola indirettamente!".
LA CUCCHIAIA
la cucchiaia non sa nulla della minestra
ma proprio a lei chiediamo com'è
se è buona
se va bene
o da buttare del tutto,
ma quella non sa proprio niente
anche se l'anneghiamo del tutto dentro,
la nostra lingua che forse ne potrebbe dire qualcosa
la facciamo rimanere zitta,
preferiamo sempre il parere di chi ne sa più di noi,
solo perché è più vicino alla zuppiera
e pensiamo a torto che è più sapiente di noi,
ma forse è solo più furbo,
la famosa cucchiaia d'argento
che la nostra minestra non sa nemmeno cosa sia,
per il semplice motivo che manco l'assaggerà mai,
non è affar suo,
la cucchiaia d'argento mangia argento sopraffino
le fave toste non saprà mai cosa sono.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
giovedì 24 agosto 2017
ogni lavoro è una mano della vita,
ogni malizia
è una vendetta della fronte stupida,
quella che non pensa alla porta del vicino,
un'ombra che vuole mangiare solo carne
non il carme che porta l'acqua
alla caraffa dei suoi fiori più belli,
io mi sposerei con i sorrisi della vita
piuttosto che con i giorni di Pasqua
ormai passati per sempre.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
ogni malizia
è una vendetta della fronte stupida,
quella che non pensa alla porta del vicino,
un'ombra che vuole mangiare solo carne
non il carme che porta l'acqua
alla caraffa dei suoi fiori più belli,
io mi sposerei con i sorrisi della vita
piuttosto che con i giorni di Pasqua
ormai passati per sempre.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
un interrogativo gigante
che non mostra nessun frutto.
giorno di sole potente
alla riva di un mare di dubbi.
che ci posso fare?
c'è un podestà che mi guarda male
e che non capisce nulla.
come fare ad arrabbiarsi?
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
che non mostra nessun frutto.
giorno di sole potente
alla riva di un mare di dubbi.
che ci posso fare?
c'è un podestà che mi guarda male
e che non capisce nulla.
come fare ad arrabbiarsi?
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
ci sono delle corriere
che sfrecciano come fogli pazzi
per le intenzioni di queste estati
da sventolare ai quattro venti
delle chiacchiere di gesso al paese.
sognare è un segreto
che non raccontiamo nemmeno ai chiodi
dei nostri spettri disoccupati.
le nostre vecchie risposte
che non dicono niente
ma con cui spieghiamo quasi tutto
con le assurde parole degli altri.
città piene di giudizi perentori.
ma che diciamo se usiamo parole di pietre
fatte da ombre ormai perse negli anni?
il problema è la foglia morta del presente
non la corriera del futuro
cui qualche ladrone ha rubato le ruote
ormai da quasi un decennio.
il sospiro che resiste
è solo l'amore
e il suo antico senso dell'umano.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
che sfrecciano come fogli pazzi
per le intenzioni di queste estati
da sventolare ai quattro venti
delle chiacchiere di gesso al paese.
sognare è un segreto
che non raccontiamo nemmeno ai chiodi
dei nostri spettri disoccupati.
le nostre vecchie risposte
che non dicono niente
ma con cui spieghiamo quasi tutto
con le assurde parole degli altri.
città piene di giudizi perentori.
ma che diciamo se usiamo parole di pietre
fatte da ombre ormai perse negli anni?
il problema è la foglia morta del presente
non la corriera del futuro
cui qualche ladrone ha rubato le ruote
ormai da quasi un decennio.
il sospiro che resiste
è solo l'amore
e il suo antico senso dell'umano.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
“Quanto più uno vive solo, sul fiume o in aperta campagna, tanto più si rende conto che non c'è nulla di più bello e più grande del compiere gli obblighi della propria vita quotidiana, semplicemente e naturalmente. Dall'erba dei campi alle stelle del cielo, ogni cosa fa proprio questo; c'è tale pace profonda e tale immensa bellezza nella natura, proprio perché nulla cerca di trasgredire i suoi limiti.”
Rabindranath Tagore
Rabindranath Tagore
mercoledì 23 agosto 2017
martedì 22 agosto 2017
ROMANZO
ROMANZO
lo tento, il ritratto del tempo
della mia città,
della mia gente, dei miei sentimenti,
ma la minestra che mi riesce
è un unico romanzo
che adombra un'unica parola invisibile,
una gatta che come tra i vicoli
con l'eccezione di un'unica poesia
tra i denti,
ma il topo che ha catturato mi sembra
che sono proprio io
che mi nascondo nell'anima mia
come fossi un possibile tiranno.
e invece sono solo un sognatore
senza nessuna gloria
che cattura albe, dissipa giorni,
colora ottusi crepuscoli,
sono in un bosco di cuori
dove io sono solo un ritratto
che si mette a parlare per pura magia,
chi io sia lo sa solo il mio angelo,
che manco me lo riferisce
e non lo dice più a nessuno.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
lo tento, il ritratto del tempo
della mia città,
della mia gente, dei miei sentimenti,
ma la minestra che mi riesce
è un unico romanzo
che adombra un'unica parola invisibile,
una gatta che come tra i vicoli
con l'eccezione di un'unica poesia
tra i denti,
ma il topo che ha catturato mi sembra
che sono proprio io
che mi nascondo nell'anima mia
come fossi un possibile tiranno.
e invece sono solo un sognatore
senza nessuna gloria
che cattura albe, dissipa giorni,
colora ottusi crepuscoli,
sono in un bosco di cuori
dove io sono solo un ritratto
che si mette a parlare per pura magia,
chi io sia lo sa solo il mio angelo,
che manco me lo riferisce
e non lo dice più a nessuno.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
domenica 20 agosto 2017
QUESTIONI DI SAGGEZZA
nella sua intima essenza la saggezza
non esiste,
la saggezza è un calar di luna
sul tavolo dove 3 amici sorridono
giocando a tirarsi addosso una palla
in televisione,
aprono castelli e invitano principesse
in attesa di fondare giornali
dove belle gatte andranno a strattonarli.
la saggezza è un silenzio pensieroso
dove i nostri desideri
se ne vanno a nuotare tranquilli
in un mare di sguardi innocenti,
pensando che la luna è un bel castello
dove sognando si può essere felici
a giocare a pallone con una televisione
sulla terra tra amici.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
nella sua intima essenza la saggezza
non esiste,
la saggezza è un calar di luna
sul tavolo dove 3 amici sorridono
giocando a tirarsi addosso una palla
in televisione,
aprono castelli e invitano principesse
in attesa di fondare giornali
dove belle gatte andranno a strattonarli.
la saggezza è un silenzio pensieroso
dove i nostri desideri
se ne vanno a nuotare tranquilli
in un mare di sguardi innocenti,
pensando che la luna è un bel castello
dove sognando si può essere felici
a giocare a pallone con una televisione
sulla terra tra amici.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
si affacciano alla finestra
con l'aria come se ti volessero offrire il caffè,
ma poi ti vogliono dare un dispiacere
come se ti volessero colpire basso,
ma tu sei abbastanza antico,
li conosci i loro loschi trucchetti.
fanno le finte di arrivare da un'isola lontana
e ti sbattono in faccia il difetto pesante
per seppellirti sotto una montagna di colpa,
ma siccome il mondo è solo un disordine
pieno zeppo di menzogne
a te t'inzuppano dentro
perché loro devono essere alla fine contenti,
ma la verità non è visibile a occhio nudo,
e loro ciò che non vedono non lo magiano,
e ciò che non mangiano
a loro non fa mai male.
a loro gli piace solo
passare da uno scherzo all'altro.
"il caffè era orribile?
oh, mi scusi, stavo solo scherzando".
ah, amici miei,
è quasi impossibile nella vita
difendersi dalla tristezza,
ma l'infinito del mondo
nel suo incredibile disordine
sa sempre per fortuna come riderne
in un disordine o nell'altro.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
con l'aria come se ti volessero offrire il caffè,
ma poi ti vogliono dare un dispiacere
come se ti volessero colpire basso,
ma tu sei abbastanza antico,
li conosci i loro loschi trucchetti.
fanno le finte di arrivare da un'isola lontana
e ti sbattono in faccia il difetto pesante
per seppellirti sotto una montagna di colpa,
ma siccome il mondo è solo un disordine
pieno zeppo di menzogne
a te t'inzuppano dentro
perché loro devono essere alla fine contenti,
ma la verità non è visibile a occhio nudo,
e loro ciò che non vedono non lo magiano,
e ciò che non mangiano
a loro non fa mai male.
a loro gli piace solo
passare da uno scherzo all'altro.
"il caffè era orribile?
oh, mi scusi, stavo solo scherzando".
ah, amici miei,
è quasi impossibile nella vita
difendersi dalla tristezza,
ma l'infinito del mondo
nel suo incredibile disordine
sa sempre per fortuna come riderne
in un disordine o nell'altro.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
pensa a fare le cose con quello che hai
piuttosto che a non fare le cose
con quello che non hai.
piuttosto che a non fare le cose
con quello che non hai.
Agosto cucina
e Settembre scodella.
e Settembre scodella.
- Una notte di agosto, di quelle agitate da un vento tiepido e tempestoso, camminavamo sul marciapiede indugiando e scambiando rade parole. Il vento che ci faceva carezze improvvise, m’impresse su guance e labbra un’ondata odorosa, poi continuò i suoi mulinelli tra le foglie già secche del viale. Ora, non so se quel tepore sapesse di donna o di foglie estive, ma il cuore mi traboccò improvvisamente, tanto che mi fermai.
- CESARE PAVESE
VIVERE IN CITTA' AD AGOSTO
è una delle poche nobiltà rimaste
al giorno d'oggi
e perlopiù lo fanno i poveri.
GDA
Ricordo una vecchia città, rossa di mura e turrita, arsa sulla pianura sterminata nell’Agosto torrido, con il lontano refrigerio di colline verdi e molli sullo sfondo.
DINO CAMPANA
DINO CAMPANA
costellazione di Ofiuco
Ofiuco rappresenta un uomo con un enorme serpente avvolto attorno alla vita. Egli tiene la testa del serpente nella mano sinistra e la coda nella mano destra. Il serpente è rappresentato dalla costellazione del Serpente. I Greci identificarono Ofiuco con Asclepio, il dio della medicina.
ANDY WARHOL
PRENDEVA TUTTO
E METTEVA IN UNA SCATOLA
poi pensava cosa farne
e qualcosa ne faceva sempre
GDA
con
“la bellezza è di tutti”
e
“Sono un autentico super prodotto americano”
PRENDEVA TUTTO
E METTEVA IN UNA SCATOLA
poi pensava cosa farne
e qualcosa ne faceva sempre
GDA
con
“la bellezza è di tutti”
e
“Sono un autentico super prodotto americano”
Cerchiamo di non guardarci indietro con
rabbia
o in avanti con paura, ma intorno con
consapevolezza.
JAMES THURBER
rabbia
o in avanti con paura, ma intorno con
consapevolezza.
JAMES THURBER
CHI SONO GLI AMICI?
CHI SONO GLI AMICI?
chi sono gli amici?
sono occhi che vogliono cibarsi del tuo spirito,
dissetarsi all'acqua pura
del tuo pozzo segreto.
profondi sospiri d'amore
che vogliono raccogliere rose rosse
dai tuoi capelli aggrovigliati,
che vivono come te
molto sacrificati
tra i battiti pallidi del loro cuore,
che vorrebbero racimolare qualche caro pensiero,
qualche minuscola felicità
nelle metropoli pericolanti dei poeti mezzi pazzi,
che faticano come te
a salire e scendere dai palazzi traballanti
della vita di città,
che vorrebbero magari sparire
ma resistono feriti sul fronte rovinoso
degli abbandoni insensati,
ma pure la compassione ha i suoi nemici,
e l'Angelico ragazzo
sorride a se stesso,
e intenerisce i fratelli di nuvole,
coloro che vestiti di nero
vengono a farti un film
per far commuovere di umili allegrie
anche i vertici dell'abisso.
Grazie, Amici,
per aver scelto questo mio ditale di vino rosso,
questa mia briciola di pane di mie antiche saggezze,
che vi regalo volentieri
dal fondo lacrimoso e malandrino
di questo mio povero cuore
di pazzo poeta di strada,
senza salotti e senza inganni.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
Vorrei che le poche persone oneste fossero tutte riunite in una città. Allora sarei ben felice di lasciare il mio eremo per andare a vivere con loro, se mi volessero accogliere in loro compagnia. Sebbene, infatti, rifugga la moltitudine per la quantità di insolenti e importuni che vi si incontra, non smetto di pensare che il più gran bene della vita è gioire della conversazione delle persone che si stimano
CARTESIO
CARTESIO
sabato 19 agosto 2017
(A Anna Maria Tricarico)
raccontami coi tuoi sguardi
cosa intendi per solitudine
perché in mezzo a tutta questa folla
è facile sentirsi in cima a una montagna,
è facile sentirsi in un freddo glaciale
con questa cattiveria puntata contro,
ma il futuro di un'idea che sorride
è in una strana comunione con l'amore,
svuota la mente
e accarezza ogni smarrimento,
risveglia ogni pensiero di bene,
canta senza motivo
per il caldo dell'affetto che si sente in casa,
si salva così da ogni specie di solitudine,
da ogni specie di indifferenza,
le coltri dei sentimenti hanno calore
per ogni specie di balcone sospeso
sul freddo della strada.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
venerdì 18 agosto 2017
Santuari di San Michele
in linea retta
come una spada
Si rifà alla 'linea retta' dei santuari di San Michele in tutta Europa. Sono linee 'rette' in senso molto lato e seguono le traiettorie delle migrazioni longobarde. Una ad esempio passa per Trento Santarcangelo e arriva fino sul Gargano
Micheleion Costantinopoli
Skelling Island Irlanda
San Michael's Mount Cornovaglia
Mont saint Michel Francia
San Michele in Val di Susa
San Michele in Monte Sant'Angelo
Monastero di San Michele all'isola di Symi, Grecia
Monastero del Monte Carmelo a Haifa
FAULKNER
imbianchino, operaio in fabbrica, battelliere e pilota d’aereo. Tuttavia, pare che, il miglior lavoro per uno scrittore che gli sia mai stato offerto, fu quello di tenutario di una casa di tolleranza.
prendemmo la penna
e scrivemmo un sogno,
e ci credemmo.
questo abbiamo fatto di strano,
solo che il sogno era un sogno d'amore.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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